Descrizione
Ho avuto in testa questo progetto per molto tempo, probabilmente dal momento in cui mio padre, appassionato collezionista di opere d’arte contemporanea, acquistò una scultura di Fernandez Arman e la appese in salotto, tanti anni fa. Era un violino, sezionato verticalmente in sottili strisce e poi ricomposto, con andamento a ventaglio, su una base di cemento liquido. Probabilmente ho subito, molto più di quanto immaginassi, la suggestione di quello’opera, di quell’espressione concettuale. Sedotto al punto da aver realizzato, in via del tutto sperimentale ed avventurosa, questo strumento così particolare, improbabile nella sua ideazione forse, ma assolutamente tangibile ora che ho portato a conclusione il passaggio cruciale da idea a strumento. Ho utilizzato acero fiammato per la tavola armonica, il fondo e le fasce, il mogano kaia per il manico e l’ebano per la tastiera in scala 24″ 3/4. Le camere satellite, anch’esse in acero, comunicano con la cassa centrale,cui sono fissate con dei distanziali, attraverso delle aperture circolari che consentono il passaggio libero dell’aria all’interno del complesso del “corpo” rendendo la resa timbrica e sonora, multipla, se così si può dire. Un ottimo piezo MiSi, fa il resto. Let’s Play.
Qui l’articolo/recensione di Fingerpicking.net: https://www.fingerpicking.net/shank-instruments-bloom/
Gabriele –
E’ la chitarra per te che ami guardare le cose con un’intensità diversa e che riesci a definire il suono “completo” solo quando anche l’occhio ha avuto la sua parte.